Il procacciatore d’affari non si occupa della conclusione di un contratto tra due o più parti, le mette in relazione e si adopera per agevolare la negoziazione e la conclusione degli affari, ma non è lui a concludere un affare o a raccogliere un ordine.
Il procacciatore d’affari si limita a promuovere e a mettere in contatto le parti quando vede un’opportunità di vendita o di sviluppo commerciale; successivamente gli affari o le vendite vengono formalmente concluse da chi di competenza, che può essere un agente di commercio munito di un adeguato mandato, il titolare o il rappresentante di un’azienda o di una delle parti coinvolte nell’affare che disponga dei poteri o delle adeguate deleghe o autorizzazioni a concludere.
Fra i compiti dell’agente di commercio c’è quello di promuovere le vendite e gli affari, ma anche quello di favorire la negoziazione di una vendita fino alla sua conclusione, alla raccolta di un ordine o la stipula di un contratto.
L’agente di commercio possiede quasi naturalmente alcune soft skills, tra le quali l’abilità nel contattare nuovi clienti, crearsi le opportunità per vendere o saper cogliere quelle che vede, ha la sensibilità di capire quando è il momento per proporre contratti di vendita e di intuire quando si deve o si può non negoziare o quando un affare o una vendita non possono andare in porto.
L’agente di commercio con spontaneità sa comunicare ai potenziali clienti i valori di aziende, dei prodotti, dei servizi o delle tecnologie che vende, e sa proporre le migliori soluzioni di acquisto per invogliare i clienti a comprare.
L’agente di commercio e il procacciatore d’affari professionista sono di norma due professionisti con partita iva, quando non costituiti in società, i contratti con i preponenti o con le aziende per le quali procacciare affari sono radicalmente diversi, per l’agente di commercio normalmente si fa riferimento ai contratti collettivi, mentre per il procacciatore d’affari ogni contratto di procacciazione deve essere stipulato in base alle reciproche convenienze delle parti.
Un errore che si fa spesso è quello di confondere l’attività di agente di commercio con quella di procacciatore d’affari, ma sono due attività totalmente diverse e che vanno inquadrate in modo diverso.
Brano tratto dai podcast di evoluzionevenditori.it pubblicati da radiomarketing.it