Come si devono calcolare le provvigioni da erogare a favore di un agente di commercio? , cerchiamo di scoprirlo insieme alla redazione di Evoluzionevendit evoluzionevenditori.it e al portale di annunci – annunciagentievenditori.it
Il commercio è un mondo che piace a chi ama parlare con le persone, a chi ama spiegare le cose, illustrare un prodotto, un servizio o una tecnologia; è un mondo scomodo, difficile, ma anche divertente, rassicurante e gratificante.
Il mondo della vendita, il mondo del commercio, dove qualsiasi mercato, con le sue varie sfaccettature richiede impegno, dedizione, se non addirittura passione, non ammette tentennamenti, altrimenti l’insuccesso è garantito.
L’attività di agente di commercio e di venditore in genere ha i suoi lati difficili ma anche una faccia buona, interessante ed è quella relativa al trattamento provvigionale, questione che attira molte persone, a patto che abbiano tanta buona volontà e credano in quello che vendono e soprattutto, non abbiano la mentalità delle stipendio fisso.
Il cervello di un agente di commercio è sempre al lavoro, h24, si gode la vita come gli altri, è più libero di altri nelle scelte, ma la mente è sempre collegata alle sue attività, agli impegni presi con i clienti e al fatturato da raggiungere, una continua e appassionate corsa che se è stimolante è positivo, se invece procura ansia, allora è meglio cambiare mestiere.
Il trattamento provvigionale per un agente di commercio e per qualsiasi altra figura che si dedica alla vendita è un punto molto importante.
Il livello provvigionale per un venditore è uno stimolo che ha lo stesso valore o a volte supera anche la passione per i prodotti che si vendono o il marchio che si rappresenta.
Un agente di commercio o un venditore di qualsiasi tipologia, comprese tutte quelle nuove figure commerciali che percepiscono provvigioni, hanno quale leva motivazionale sì il mercato, sì il piacere di rapportarsi con le persone, ma a che il piacere di guadagnare, di raggiungere il più rapidamente possibile i propri obiettivi, l’impegno che questi ci metterà nello svolgere l’attività è sempre commisurato anche alla soddisfazione economica.
Essere soddisfatti del fatto che una parte congrua della “torta da spartire” ti spetta, è di fondamentale importanza per un venditore, e fa scattare la motivazione, l’entusiasmo e l’impegno.
Ma qual è la giusta quota provvigionale da riconoscere a un agente di commercio o a un venditore che lavora a percentuale?
Una risposta precisa non esiste, esiste solo una risposta onesta ed è : “Il più possibile”, l’imprenditore deve impegnarsi a garantire il massimo possibile del livello provvigionale, non si tratta di essere dei benefattori o degli imprenditori dall’altruismo accentuato, si tratta di essere dei bravi commercianti e quindi dei motivatori, e ci sono poche cose motivanti quanto o più del denaro.
Filosofia spicciola a parte, “il più possibile” non vuole essere una butade, è un ragionamento serio.
“Il più possibile” vale a dire “il massimo di quanto è possibile”, quindi un imprenditore, un manager, il responsabile di una rete di venditori, prima di esporsi promettendo una determinata una percentuale, deve raffrontarsi con il mercato, con quello che la concorrenza offre agli agenti e cercare di fare di meglio, ovviamente senza mettere in crisi i fondamentali del proprio business, come la marginalità operativa,la parte del guadagno destinata agli investimenti, alla gestione di routine e alla messa in sicurezza dell’azienda dal punto di vista finanziario, una volta tenute in considerazione questi e altri elementi la cui valutazione spetta agli imprenditori o ai manager, il punto più importante sul quale concentrarsi è la spesa che si è disposti o che si deve affrontare per ottenere i clienti, vale a dire quanto ci si può permettere di investire nelle figure fra le più importanti e determinati per le sorti di un’azienda, e cioè i venditori.
Meglio fare bene di conto prima e non dopo, perché la fidelizzazione di un Agente o di un Venditore, dipende moltissimo dalla gratificazione economica.
Un venditore è anche lui un commerciante come l’imprenditore e quindi deve far quadrare il suo bilancio e se stenta a raggiungere questo obiettivo per la mancanza di provvigioni adeguate, sarà impegnato a fare i salti mortali per far quadrare i conti, anziché impegnarsi a sviluppare le vendite.
Un’azienda che garantisce un buon trattamento provvigionale sarà un’azienda di successo, a patto che l’importo destinato alle provvigioni sia accuratamente in linea con i conti stessi dell’azienda, come abbiamo visto prima.
In queste brevi riflessioni sul trattamento provvigionale degli agenti e dei venditori non si è voluto presentare analisi, conti economici o annunciare cifre e parametri, perchè alla fine quello che conta è la sostenibilità del trattamento provvigionale in relazione del bilancio aziendale e al mercato, e se il mercato o il bilancio aziendale non possono riservare allettanti provvigioni per i venditori, allora c’è qualcosa che non quadra, magari è utile rivedere i fornitori, il costo della produzione, le spese generali e le altre voci del bilancio aziendale.
Tratto dai podcast di Radiomarketing.it curati da Emanuele Conte
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